Ormai, quasi quotidianamente leggiamo notizie relative a nuovi tipi di truffe online, un nuovo virus informatico o gravi violazioni della privacy perpetrate a danno di milioni di utenti ignari. Tanti aspetti delle vite di miliardi di persone si spostano sempre di più sul web, che se da un lato offre tantissime possibilità, dall’altro può diventare causa di rallentamenti e scocciature se non addirittura di danni economici o d’immagine. Il timore più grande è principalmente quello di veder violata la propria privacy o di subire un furto dei propri dati bancari e personali.
Il guardiano della soglia – Le principali raccomandazioni sono sempre le stesse: evitare di navigare su siti poco affidabili e usare un buon antivirus regolarmente aggiornato, che protegge il PC dai malware e da tutto ciò che viene “scaricato”, ma spesso ciò non basta! Quando si fanno acquisti online, o si usa l’home banking, si condividono delle informazioni riservate come il numero di conto corrente o della carta di credito, l’indirizzo di casa e varie password di accesso. Perciò diventa essenziale adottare ulteriori misure di sicurezza.
Password unica – Quanti usano la stessa password per diversi account? Milioni nel mondo, ed è una delle peggiori scelte in termini di sicurezza. Da evitare i nomi e le date di nascita dei familiari, perché qualunque hacker potrebbe decifrarle. L’ideale è affidarsi ai generatori automatici di password che creano delle combinazioni di lettere, numeri e simboli molto difficili da decifrare.
Tutto passa dal browser – La maggior parte del tempo che passiamo su internet, lo facciamo attraverso i browser. Pwn2Own è una competizione annuale di hacker che si sfidano a trovare le falle nei software più popolari: secondo molti di loro il browser più sicuro è Google Chrome, mentre quello più vulnerabile è Microsoft Edge. Va da sé che aggiornare questi programmi sia essenziale.
Molti dei browser più diffusi come Mozilla Firefox, Safari, Opera e Chrome informano riguardo la sicurezza del sito che si sta visitando. Basta guardare accanto alla barra dell’indirizzo per vedere se l’icona del lucchetto sia verde o rossa, nel primo caso ci si trova su di un sito che usa la crittografia altrimenti meglio starne alla larga.
Dal maggio 2018, i siti web operanti in Europa devono obbligatoriamente applicare il GDPR (Regolamento generale di protezione dati). Sarebbe sempre una buona abitudine, quando si immettono dati personali in fase di sottoscrizione nei siti di e-commerce o igaming, leggere le condizioni contrattuali e l’informativa della privacy per capire come vengono trattati i propri dati per evitare che possano finire nelle mani di malintenzionati. Insomma prendersi del tempo per capire bene cosa si sta facendo può evitare delle rogne future.
Alcune pagine web tracciano le abitudini degli utenti: i siti su cui si naviga, quanto tempo si passa si social, che browser si utilizza ecc. Alcuni lo dichiarano, con l’intento di migliorare l’esperienza di navigazione, altri lasciano gli utenti inconsapevoli. Esistono diversi add-on, o plugin a seconda del browser, che bloccano questi script, le migliori estensioni disponibili sui vari store sono: Ghostery, Lightbeam e Privacy badger.
Eliminare le proprie tracce – Potrebbe capitare d’iscriversi su un social network, caricare foto e informazioni personali presi dall’entusiamo della novità, e poi dopo poche settimane abbandonare tutto presi dalla noia. Dato che tenere attivi i vecchi profili può esporre a furti di dati, meglio eliminarli definitivamente.
Casella di posta elettronica – Quasi quotidianamente si possono ricevere delle mail da mittenti sconosciuti, niente di strano, spesso è pubblicità o newsletter non richieste. A volte queste contengono delle proposte quanto meno sospette, si potrebbe trattare di phishing. Altre volte contengono dei link, che non dovrebbero mai essere cliccati soprattutto se nella mail si parla di accedere al conto bancario. Piuttosto meglio cliccare sul tasto Spam e sbarazzarsi di quel mittente.
Infine, visto che lo smartphone è il dispositivo preferito da un italiano su 3 per accedere al web, ricordarsi di prestare le stesse accortezze quando si naviga. Soprattutto evitando di usare le reti WiFi pubbliche che, essendo aperte, sono accessibili dagli hacker che potrebbero rubare ogni tipo d’informazione dagli utenti connessi. Meglio affidarsi alla funzione hotspot che sfrutta il proprio piano dati, perché quando qualcosa viene data gratuitamente si corre spesso il rischio di rimanere fregati!